Dott.ssa Roberta Calvi

Sfortuna o autosabotaggio? Le resistenze al cambiamento

Sfortuna o autosabotaggio? Le resistenze al cambiamento | Psicologo Sessuologo Rimini Riccione Cattolica Forli Cesena Cesenatico San Marino Dott.ssa Roberta Calvi

Sfortuna o autosabotaggio? Le resistenze al cambiamento

A chi non è mai capitato che proprio quando sembrava che stesse andando tutto bene ecco che si verifica qualcosa di negativo che porta a fare un passo indietro, a tornare al punto di partenza, a risentire di nuovo le stesse emozioni negative?

È il caso? La Sfortuna? Un malocchio?

Forse può anche esserci talvolta una componente casuale, ma spesso ci troviamo di fronte ad un determinismo psichico, ad un inconscio bisogno di sabotaggio e autosabotaggio!

È quello che in campo clinico è rappresentato dalla ricaduta che appare proprio quando le cose vanno meglio, quando si sta migliorando, quando i sintomi sono scomparsi da un po’, quando insomma tutto sembra funzionare bene!

Ma la stessa cosa la ritroviamo nella vita quotidiana di colui che sembra un po’ un “perseguitato” dalla mala sorte, a cui capita sempre qualcosa di negativo, un personaggio fantozziano come direbbe qualcuno.

Forse ognuno di noi si è sentito talvolta un Fantozzi perseguitato dalla nuvoletta senza percepire in fondo che per lo più ognuno di noi fa di tutto proprio per ritrovarsi in quella dolorosa situazione!

E ancora in coppia quando le cose stanno andando per il meglio ecco che si ripresenta la crisi, il conflitto, il problema!



Sfortuna o autosabotaggio? Le resistenze al cambiamento

Un inconscio masochismo?

Non è necessario. È sufficiente quella inconsapevole coazione a ripetere il copione che ciascuno porta dentro.

Cosa significa?

Che facciamo fatica nel cambiamento anche e soprattutto se positivo! Se siamo abituati al malessere, alla sofferenza, al dolore, al conflitto viviamo proprio tutto questo come familiare.

Ecco allora che il benessere può essere vissuto come destabilizzante, spaventoso e innescare involontariamente la ricaduta ovvero il sabotaggio.

Cosa fare allora?

Innanzitutto riconoscendo il meccanismo senza sentirsi sempre perseguitati dalla sfortuna. È possibile chiarificare il sabotaggio soprattutto se è un meccanismo ciclico oppure se nel momento di un cambiamento positivo si percepisce una quota di tensione interna.

Può essere utile farsi aiutare soprattutto quando ci si sente spesso di fare un passo avanti e uno indietro. Può esserci in quel caso una resistenza profonda che impedisce un cambiamento generando una dolorosa e insuperabile impasse.

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Roberta Calvi Psicologa e Sessuologa


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