Regole tacite e regole esplicite del rapporto di coppia
Ogni coppia rappresenta un sistema complesso con precisi meccanismi di funzionamento. Alcuni di questi meccanismi rappresentano regole esplicite del rapporto e potremmo definire questi aspetti come quelli evidenti e consapevoli.
Una sorta di accordo su cui i partner hanno espresso un consenso e a cui hanno aderito.
Conviviamo o viviamo separati, ci sposiamo o meno, facciamo figli o no, viviamo in città o in periferia, compriamo la casa o siamo in affitto, abbiamo un conto unico o separato e così via.
Ci sono anche altre condizioni meno esplicitate ma ugualmente individuabili come condivise e consapevoli.
Si tratta della suddivisione di compiti (ad es. chi si occupa della casa e/o dei figli, chi fa la spesa, ecc), di valori condivisi come l’esclusività sessuale, della divisione del tempo libero e del tempo del lavoro, dello spazio di apertura alla famiglia d’origine.
Si tratta di ruoli, progetti, valori, attività, tempi e modi di condivisione, scelte di vita, ecc.
Ma poi ci sono regole tacite, spesso inconsapevoli agli stessi partner, che rappresentano il tessuto più profondo su cui si costruisce il legame.
La violazione di queste tacite regole può innescare una crisi del legame perché altera l’equilibrio (funzionale o disfunzionale) su cui si fonda l’interazione.
Ma come si individuano le regole tacite del legame? E di cosa stiamo parlando?
Le regole tacite sono spesso proiezioni fantasmatiche complementari dei partner.
Ciascuno porta nel rapporto la propria storia di vita e il proprio “copione”.
Come mi aspetto che si comporti l’altro con me? Attenzione: non parlo di come vorrei che si comportasse, ma dell’aspettativa che mi porto dietro. E che spesso ha a che fare con le esperienze relazionali primarie e successive già vissute e che hanno generato una sorta di script stereotipato.
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Regole tacite e regole esplicite del rapporto di coppia
Se penso che l’altro è incapace o inetto, che mi tradirà o mi trascurerà, che mi controllerà o mi farà sentire sbagliato/a ecc., allora tenderò a leggere quei dati della realtà che confermano la mia teoria di partenza. E a non dare spazio a tutti gli altri dati che possono mostrare una realtà diversa e quindi una disconferma della mia ipotesi.
Insomma un ingenuo metodo scientifico.
Tutto questo avviene da entrambi i lati cosicché ciascuno vede l’altro, reagisce all’altro e pensa dell’altro secondo preconcetti.
Si formano allora dinamiche di potere sul versante della dominanza o svalutazione, asimmetrie genitoriali con un eccesso polarizzato a prendersi cura o ricevere cure. O ancora meccanismi di vittimizzazione o rafforzamento di aree della personalità disfunzionali.
Tutto questo avviene in modo progressivo e inconsapevole sin dall’inizio della costituzione del legame e spesso finisce per diventare una gabbia per entrambi i partner, schiacciati in dinamiche dolorose e disfunzionali di cui non comprendono il senso.
Molte problematiche di coppia relazionali o sessuali sono il frutto di queste regole tacite che hanno raggiunto il loro apice negativo e/o si sono rotte e non si ritrova più il bandolo della matassa.
Quando in coppia si litiga per le stesse cose, come le faccende domestiche o il denaro o la suocera, provate a pensare se c’è qualcosa che va oltre quelle parole esplicitate. Provate a capire cosa sta accadendo in quella interazione, quali significati profondi veicola quella discussione. Ecco, lì potreste individuare delle regole tacite!
Non tutte le regole tacite sono negative o disfunzionali,. Tuttavia dove c’è un conflitto profondo e stagnante sicuramente si celano meccanismi interpersonali disfunzionali non immediatamente individuabili.
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Roberta Calvi Psicologa e Sessuologa
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