Omofobia e discriminazione
Da quando l’O.M.S. ha riconosciuto l’omosessualità come una variante naturale del comportamento umano, molti omosessuali si sono finalmente visti riconosciuti il diritto più importante: quello ad essere se stessi.
Alcuni hanno visto riconosciuti anche i diritti civili (matrimonio, adozione). Tuttavia ancora molti passi devono essere fatti per poter sancire una reale uguaglianza.
La società è ancora intrisa di pregiudizi e stereotipi che portano a discriminare gli omosessuali finanche ad arrivare a gesti e comportamenti di violenza.
La discriminazione degli omosessuali prende il nome di omofobia ed ha le stesse caratteristiche del razzismo, dell’antisemitismo, della xenofobia, del sessismo, ecc.
Omofobia e discriminazione
Quella stessa omofobia attraversa e permea le coscienze individuali degli stessi omosessuali generando spesso quella che viene definita l’omofobia interiorizzata.
I pregiudizi infatti fanno parte di un bagaglio culturale trasmesso di generazione in generazione e così quell’omofobia diventa parte del proprio sè. Molti omosessuali negano il proprio orientamento sessuale, non riescono ad accettarlo o vivono nell’ombra e nel segreto il loro amore. Alcuni arrivano anche a sviluppare sintomi per reprimere desideri e sentimenti vissuti come peccaminosi e deprecabili.
E’ fondamentale per costoro essere aiutati ad accogliere e accettare il proprio sentire, a non negarlo, a non nasconderlo e a non reprimerlo. Ristrutturando concezioni obsolete di ciò che caratterizza la femminilità e la virilità. Superando ideologie basate sui ruoli di genere socialmente determinati e sulla superiorità dell’orientamento eterosessuale.
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