Le certezze impossibili nella dipendenza affettiva
Alla base della maggior parte delle relazioni amorose di dipendenza si nascondono profonde e radicate angosce di abbandono e di rifiuto. Queste angosce, coscienti o inconsce, agiscono in modo tale da far sì che la persona cerchi ad ogni costo di tenere l’altro legato a sé. Questa ricerca costante e infinita di conferme e di rassicurazioni circa la presenza dell’altro arriva a manifestarsi anche con modalità di controllo dell’altro. Che nascondono una profonda sfiducia nella propria possibilità di costruire una relazione soddisfacente e piena.
Nella dipendenza affettiva, infatti, i comportamenti di attaccamento così come qualunque conferma affettiva, sessuale, giuridica non raggiungono il loro scopo, vale a dire la riduzione della paura. Mantenendo al contrario una percezione costante di essere abbandonati e rifiutati.
Le certezze impossibili nella dipendenza affettiva
Il controllo, teso a garantirsi apparentemente la presenza certa dell’altro, invade anche il sé. Attraverso tentativi di anticipare i bisogni e i desideri dell’altro. Atteggiamenti compiacenti e seduttivi. O al contrario mediante modalità ricattatorie, manipolatorie, vittimistiche tese a ottenere la vicinanza del partner mediante l’angoscia.
Il sistema relazionale nella dipendenza amorosa appare dunque orientato da un’idea quantitativa più che qualitativa di un legame. Mostrando così il bisogno sotteso nella love-addiction di riempire attraverso l’altro i propri vuoti storici. Cosicché l’altro, più che compagno, diventa strumento di apparente risarcimento storico. Ma in realtà di conferma che nulla potrà cambiare nel proprio copione di vita.
Le certezze impossibili nella dipendenza affettiva
Uscire da una dipendenza affettiva richiede dunque una comprensione dei propri vissuti storici, dei ruoli assunti e mantenuti nei legami, delle dinamiche intrapsichiche e interpersonali. Oltre ad una profonda ristrutturazione cognitiva relativa al significato di un legame e alla impossibilità di una certezza assoluta rispetto all’altro.
Ogni relazione sana in fondo comporta un rischio. Che è quello della rottura e della perdita che certamente spaventano. Ma che permettono di investire pienamente nel rapporto mettendosi in gioco. Senza tale rischio quella relazione diventa una dipendenza dove lo stare insieme non è una scelta, ma una necessità, un obbligo, un dovere.
Roberta Calvi Psicologa e Sessuologa
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