La scelta del partner, aspetti consapevoli e inconsapevoli
La scelta del partner risponde sempre a bisogni emotivi manifesti o latenti.
Non scegliamo mai un partner a caso. Né tantomeno ciò che realmente ci attrae dell’altro è il suo aspetto fisico. Quando incontriamo una persona questa ci trasmette anche solo ad un primo incontro molto di sè stesso, della sua storia, della sua personalità. E quello che si chiama amore a prima vista o “chimica” non è altro che il riconoscere nell’altro ciò che inconsapevolmente si sta cercando. Il tutto condito di proiezioni personali.
La scelta del partner, aspetti consapevoli e inconsapevoli
Come si veste, come si muove, come parla, se guarda negli occhi, se si avvicina o sta a debita distanza, se sta nell’angolo o al centro, se è da solo o in compagnia, se parla poco o tanto, a voce alta o bassa.. Tutto questo ci comunica chi è l’altro, la sua origine geografica, culturale, la sua condizione socio-economica, il suo modo di relazionarsi, il ruolo che gioca nelle relazioni interpersonali. Ed altri aspetti della sua personalità come l’essere disinibito o inibito, estroverso o introverso, sfacciato o timido, sicuro o insicuro, ecc. ecc.
Queste prime impressioni ci permettono di costruire dentro di noi un’immagine dell’altro. Non totalmente reale, ma arricchita di dati provenienti dai nostri vissuti emotivi e dalle nostre esperienze affettive e relazionali pregresse, dal nostro mondo interno.
La scelta del partner, aspetti consapevoli e inconsapevoli
Da questa immagine abbozzata dell’altro ci sentiremo attratti oppure no. E da questa prima attrazione potremo poi costruire successivamente un legame.
Il legame con l’altro risente però in origine delle nostre proiezioni. Cosicché ci aspetteremo che costui risponda esattamente alle nostre aspettative, che puntualmente resteranno deluse. Ognuno di noi infatti si aspetta che il proprio partner abbia una sorta di copione, da noi elaborato con cura e con le battute già scritte per non deluderci mai. Ogni volta però saremo delusi dal fatto che l’altro è altro da noi e non totalmente prevedibile!
E’ pur vero che le nostre aspettative seguono un doppio registro, quello della consapevolezza e quello dell’inconscio. Ecco perché spesso, sebbene il partner deluda sempre (apparentemente) le nostre attese manifeste in termini emotivi, comportamentali, affettivi, sessuali, sociali, si resta invischiati in quella relazione, anche se patologica o sofferta. Perché su un piano inconscio è esattamente ciò che si sta cercando.
La scelta del partner, aspetti consapevoli e inconsapevoli
Se ad esempio si desidera un partner premuroso e presente e ci si ritrova sempre in relazione con un partner abbandonico, assente, distaccato, è evidente che una parte di sè inconsapevole sta cercando proprio quelle caratteristiche. Quasi sempre come ripetizione di vissuti traumatici o sub-traumatici.
Occorre dunque in prima battuta comprendere e risolvere il proprio conflitto interno tra ciò che si pensa di desiderare e ciò che si desidera inconsapevolmente.. L’alternativa è una costante ripetizione ciclica delle stesse dinamiche relazionali, con qualche variante sul tema che tuttavia non cancellano il senso di insoddisfazione relazionale.
Dott.sa Roberta Calvi | Psicologo e Sessuologo
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