
Il sesso nella coppia con figli – game over?
Nella coppia dopo la nascita dei figli la sessualità si trasforma. Molte coppie percepiscono un peggioramento netto, un calo di frequenza, ma anche di desiderio. Spesso è un problema di tempi e spazi, un aumento della stanchezza e molti raccontano di astinenza sessuale o rapporti davvero sporadici.
In molte coppie con problematiche sessuali (o anche coppie in crisi relazionale che sottende un problema originariamente sessuale) riscontro che l’inizio della crisi sessuale è stata proprio in concomitanza con la nascita di un figlio. Ma è davvero così inesorabile questo cambiamento negativo? La genitorialità è la tomba dell’erotismo?
Sicuramente cambiano gli spazi e i tempi: soprattutto finché i bambini sono piccoli i genitori sono impegnati in un compito di cura e assistenza continuativa e il tempo del sesso (o in generale dell’ intimità di coppia) si riduce a quando i bambini dormono o quando sono da parenti vari o ancora per chi ha un lavoro flessibile o su turni quando i bambini sono a scuola.
Sicuramente può accadere proprio per questo che da una sessualità libera, fluida e spontanea tipica di quando si è solo coppia ci si ritrova ad un sesso spesso programmato e pianificato (con tutto ciò che comporta in termini di aspettative e ansie), a volte frettoloso, ritagliato tra un impegno e l’altro.
È vero anche che la stanchezza non aiuta: gli impegni sono tanti così come gli imprevisti e le cose da fare. Il sistema coppia-figli è più faticoso e comporta obblighi quotidiani non rimandabili né delegabili. Si può essere talmente stanchi che il sesso passa al secondo, terzo o purtroppo ultimo posto.
Ma c’è anche altro.
Problemi a volte taciuti e a volte misconosciuti. In primis il problema di dove dorme il bambino. Molto spesso rimane nella camera dei genitori se non anche nel loro letto per tanto troppo tempo, anche anni.
Oltre ad essere dannoso per lo sviluppo psicoaffettivo e psicosessuale del bambino e a non favorire la costruzione di un’ adeguata fiducia e autonomia, il dormire nel letto dei genitori cancella anche lo spazio per eccellenza della sessualità di coppia.
L’intimità di coppia viene stravolta e non è raro che uno dei due genitori finisca per andare a dormire nella stanza del bambino creando una profonda alterazione delle dinamiche spazio/tempo della relazione.

Il sesso nella coppia con figli – game over?
Esiste poi il tema del corpo ovvero dell’ immagine corporea.
Soprattutto per una donna che ha partorito spesso il corpo rappresenta un ostacolo alla sessualità perché non ci si riconosce più, non ci si sente più nella propria forma fisica e non ci si sente sufficientemente attraenti. Questo può ridurre l’iniziativa sessuale, ma anche alterare il desiderio stesso.
Infine ma non ultimo le dinamiche relazionali di coppia trasformate dalla genitorialità impattano sulla disponibilità e sull’interesse sessuale.
Non è raro sperimentare sentimenti di rabbia, risentimento o mancato riconoscimento nei confronti del partner per asimmetrie di ruolo o funzione, per una percezione di assenza o mancanza dell’ altro, per uno sbilanciamento nei compiti di cura.
Questa rabbia e ostilità esplicita o repressa contribuisce o innesca tout court un’alterazione sessuale soprattutto un calo del desiderio nei confronti del partner ovvero un atteggiamento passivo aggressivo di indisponibilità.
Tutto questo e molto altro possono generare un’alterazione negativa della sessualità ben oltre quello che può essere un cambiamento (transitorio) in termini di frequenza.
Il consiglio è di farsi aiutare da un professionista nel periodo già precedente alla nascita (o all’ingresso in famiglia) del bambino in modo tale da evitare che quel cambiamento rappresenti uno stravolgimento traumatico e quindi il primo atto di una crisi. Anche se talvolta, occorre dirlo, le problematiche affondano le sue radici già nel rapporto esistente prima della genitorialità.
Per parlarne con la Dott.ssa Roberta Calvi
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