Il sesso 2.0 Ansia da Prestazione e Disfunzioni Sessuali | Dott.ssa Roberta Calvi Psicologo Sessuologo in Rimini
La liberalizzazione sessuale della nostra epoca è sotto gli occhi di tutti. Di sesso si parla sempre, esplicitamente e allusivamente.
Il sesso non è più una faccenda privata quanto piuttosto un’attività pubblicizzabile e condivisibile a fini di marketing.
Eppure questa liberalizzazione sessuale non coincide con una maggiore gratificazione sessuale. Nè tantomeno possiamo parlare di una rivoluzione desiderante, così come teorizzato da Deleuze e Guattari negli anni ‘70.
Siamo piuttosto in un’epoca in cui il desiderio è sempre più una nostalgia. Schiacciato dagli imperativi socioculturali consumistici che invadono anche il territorio dell’erotismo.
Il godimento a tutti i costi, come modalità di autoaffermazione e di gratificazione narcisistica socialmente approvata, anestetizza l’esperienza sessuale. Riducendola ad una prestazione regolata da standard di performance irrealizzabili.
Il sesso 2.0 Ansia da Prestazione e Disfunzioni Sessuali | Dott.ssa Roberta Calvi Psicologo Sessuologo in Rimini
Il tendere ad un assoluto irraggiungibile rende l’erotismo il regno dell’incertezza. Svincolato dall’amore e dall’intimità, l’erotismo, calcolato per avere il massimo impatto e un’obsolescenza istantanea secondo i dettami della società liquida, diventa fonte di ansia (da prestazione) e di inadeguatezza.
L’esperienza sessuale è così per lo più frustrante. E, nel tentativo di rispondere ai bisogni socialmente indotti di massima efficienza e di ricerca di iper-sensazioni, finisce per essere il territorio in cui maggiormente si constata come, nella ricerca di un godimento svuotato di desiderio, il piacere sia in fondo negato, assente, mancante, non importante .
Questa smania di performance eccellente è alla base di molte ansie da prestazione che alimentano disfunzioni sessuali. Come il deficit erettile, l’eiaculazione precoce, la dispareunia.
La paura di incontrare il fallimento o l’inadeguatezza prestazionale, di essere derisi e socialmente esiliati perché non appartenenti alla categoria degli “alfa”, generano inoltre paure irrazionali della sessualità, modalità fobiche e di evitamento dell’incontro sessuale.
Il rapporto sessuale appare sempre di più non un momento di incontro e condivisione dell’altro, ma un palcoscenico su cui esibirsi e dimostrare il proprio valore sperando negli applausi e nel consenso del vasto pubblico.
Roberta Calvi Psicologa e Sessuologa
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