Il corpo oggi Ossessione o Cura di sé? | Dott.ssa Roberta Calvi Psicologo Sessuologo in Rimini
Il corpo è da sempre un terreno biologico su cui si innesta la cultura di appartenenza con le sue pratiche e le sue mode. E rappresenta ed interpreta la realtà culturale di cui ne è una manifestazione tangibile.
Da sempre il corpo si è prestato a modificazioni e artifici culturalmente determinati.
Il corpo potrebbe infatti essere considerato una fonte storica in grado di raccontare l’evoluzione delle società. Circoncisione, infibulazione, pitture corporali, mutilazioni, piercing, tatuaggi, ecc. sono solo alcune delle pratiche culturali che hanno interessato il corpo in epoche e contesti differenti con significati diversi. Che si tratti di moda, di rito di passaggio, di dettame religioso, il soggetto/oggetto di queste modificazioni culturali è sempre stato il corpo.
Corpo come significante: soggetto rappresentante di una cultura di cui porta i segni. E corpo come significato: oggetto delle modificazioni culturalmente stabilite.
Anche il grasso e il magro sono da sempre espressioni della cultura mediate dal corpo.
Il corpo grasso e il corpo magro, a seconda della cultura, hanno rappresentato la norma o l’antinorma, l’adesione o la negazione dei modelli di riferimento.
Oggi più che mai il corpo è il terreno su cui si giocano e si esprimono i miti contemporanei di bellezza, magrezza, giovinezza e performance che caratterizzano la società dell’immagine.
Al di là delle psicopatologie, in cui il corpo gioca un ruolo centrale come oggetto sintomatico su cui si riversano conflittualità e dinamiche intrapsichiche e interpersonali (disturbi alimentari – autolesionismo- disturbi somatoformi – ipocondria), il corpo è in ogni caso l’oggetto delle ossessioni contemporanee.
Nella società dell’immagine infatti il corpo è il criterio di autodefinizione e di giudizio esterno, da cui si è sempre più dipendenti.
I modelli corporei di riferimento, sapientemente proposti dai mezzi di comunicazione di massa a fini commerciali, sono sempre più irrangiungibili quanto irrealistici. Instillando ansie di inadeguatezza e conseguentemente una corsa interminabile a sanare il divario tra la propria immagine e l’ideale proposto.
Il corpo oggi Ossessione o Cura di sé? | Dott.ssa Roberta Calvi Psicologo Sessuologo in Rimini
Il fitness, le diete, la chirurgia estetica sono solo alcuni dei mezzi utilizzati per modellare e modificare il corpo o forse per mortificarlo affinchè porti le stimmate della nostra cultura.
Nella sua accezione originaria greca il termine stimmata indicava il marchio impresso con il ferro sul bestiame in segno di proprietà; oggi allo stesso modo il corpo porta il segno della cultura dell’apparenza.
Nella società dell’immagine qualunque modificazione del corpo è lecita per raggiungere un apparente benessere che passa per una presunta cura di sé. Il che non è altro che un tentativo di superare un senso di inadeguatezza interiore proiettandolo sul corpo, i cui limiti sono diventati obsoleti e insopportabili.
Il paradosso della nostra società è che se da un lato in ambito sanitario si sviluppano sempre maggiori soluzioni per ridurre il dolore fisico negli interventi e nelle malattie organiche, dall’altro la cultura richiede l’attuazione di modificazioni del corpo sempre più dolorose per inseguire ideali estetici.
Il corpo è oggi così: sospeso tra il desiderio/necessità di prendersene cura e il bisogno di usarlo come contenitore dei propri conflitti, come oggetto delle proprie ossessioni.
Al centro c’è sempre il bisogno di essere accettati, apprezzati, approvati, visti, considerati.
Qual è allora il confine tra prendersi cura e ossessionarsi?
La differenza la fa la pervasività del pensiero sul corpo: un corpo che nonostante ce ne si prenda cura non è mai abbastanza.
Roberta Calvi Psicologa e Sessuologa
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