Ghosting: evitamento fobico o manipolazione emotiva?
Il ghosting è una forma di manipolazione psicologica, un vero e proprio abuso emotivo.
Non si tratta solo di un comportamento irresponsabile di chi non riesce ad avere il coraggio di esprimere all’altro che non vuole più portare avanti quella relazione, ma di un comportamento violento di tipo passivo aggressivo.
In cosa consiste il ghosting?
Di fatto si tratta di una sparizione improvvisa senza nessuna avvisaglia precedente e senza nessuna spiegazione. Puff: svanito nel nulla!!
La persona non risponde più al telefono, non si presenta all’eventuale appuntamento, non è più rintracciabile sui social o blocca direttamente la vittima su tutti i canali comunicativi.
Che si tratti di una relazione nascente o di una relazione già strutturata e duratura, il ghosting avviene dopo un periodo consistente di investimento emotivo-affettivo in cui si sviluppa la convinzione che ci sia qualcosa di importante, di significativo.
Eppure all’improvviso l’altro sparisce, lasciando la vittima di ghosting paralizzata dal non sense.
Probabilmente la vittima si farà mille domande, si chiederà cosa ha sbagliato, cosa non ha capito e non ha visto, si sentirà in colpa e mancante. Il senso di inadeguatezza e insicurezza la porteranno a rimuginare e a sperare nel ritorno del “fantasma”.
Ghosting: evitamento fobico o manipolazione emotiva?
Ma chi è il ghoster e perché lo fa?
Quando parliamo di comportamenti manipolatori spesso parliamo di narcisismo. Il narcisista non riesce ad empatizzare e non avrà quindi premura di evitare che l’altra persona si senta confusa e afflitta. Inoltre il narcisista vive le relazioni come fonte di gratificazione immediata ed esclusivamente personale, quindi disinveste velocemente appena il legame diventa più impegnativo e dove occorre mettersi in gioco.
Senza assumersi la responsabilità cancellerà “semplicemente” l’altro senza nessun rimorso o incertezza.
L’atteggiamento manipolatorio è insito nel comportamento di ghosting perché il non dare spiegazioni sottomette l’altro, lo rende inerme e impotente rispetto alla possibilità di capire e reagire, non gli consente di affrancarsi facilmente dal legame.
Non si tratta di un evitamento fobico del legame, della paura di investire nel rapporto, ma di un franco comportamento aggressivo, una vera e propria violenza psicologica.
Il fobico scappa dal legame trovando giustificazioni e alibi; il narcisista ghoster sparisce senza nessun commento.
Per capire meglio il ghosting proviamo a pensare magari ai silenzi punitivi che forse tutti abbiamo vissuto. Tutti sappiamo quanto sono angoscianti e dolorosi più di molte parole.
In quei silenzi spesso abbiamo proiettato le nostre paure più profonde. Ci siamo sentiti sbagliati, umiliati, inadatti e invisibili. Ci siamo sentiti di essere disapprovati e di non essere all’altezza. Ci siamo sentiti di essere una delusione e di non meritare nemmeno una parola. E spesso il silenzio ci ha piegato più delle parole negative.
Il ghosting è esattamente questo.
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