
Gaslighting genitoriale. Quando il genitore diventa invalidante e distruttivo (anche inconsapevolmente)
Negli ultimi anni si sente tanto parlare di gaslighting come specifica dinamica relazionale amorosa basata sull’inganno e la mistificazione della verità che induce uno dei due partner a mettersi sempre in discussione e a mettere in dubbio la propria percezione della realtà che in realtà è sapientemente, ma non necessariamente consapevolmente, alterata dall’altro a proprio vantaggio.
Tale dinamica può interessare anche la relazione genitore figlio e anche in questo caso ci troviamo di fronte un genitore che spesso inconsapevolmente mistifica la realtà e invalida le percezioni e le emozioni del figlio per necessità personali, spesso per difendersi da dinamiche e sofferenze personali non rielaborate.
Cerchiamo di capire come funziona una dinamica di gaslighting genitore-figlio e quali sono gli effetti traumatici e devastanti su quest’ultimo.
La prima manifestazione di gaslighting genitoriale è il genitore umiliante che incolpa continuamente il bambino per i propri problemi ( Es:”È colpa tua se ho perso il lavoro”; “È colpa tua se il papà – o la mamma – se ne è andato”; “Se non facevi quella cosa adesso non eravamo in questa situazione”, ecc).
Il bambino finirà per aderire a questa visione colpevolizzante e crescerà sentendosi un problema, si identificherà sempre con qualcosa di negativo. Svilupperà insicurezza cronica e mancata fiducia in sé stesso e/o un patologico bisogno di lodi, ammirazione e validazione.
Un’ulteriore manifestazione di gaslighting genitoriale è il genitore indisponibile, inaccessibile e non empatico. Il bambino non può mai esprimere un pensiero o un vissuto perché il genitore tende a sminuirlo, minimizzarlo o non avere mai tempo o voglia di farsene carico.
Gaslighting genitoriale. Quando il genitore diventa invalidante e distruttivo (anche inconsapevolmente)
Può accadere anche che la vulnerabilità del bambino viene criticata e i sentimenti ridicolizzati. Il bambino si sente non rispecchiato, non ascoltato, non capito e cresce con l’idea che ciò che sente non è importante e va negato. Anche questo bambino svilupperà una mancata fiducia in sé e una scarsa intelligenza emotiva.
Ancora tra le forme di gaslighting genitoriale troviamo la dinamica in cui il genitore è incapace di accettare che il figlio è diverso da sé e dalle proprie aspettative.
Il genitore considera il figlio un’estensione del sé e non accetta nessun desiderio né bisogno personale del bambino che non corrisponda alle proprie aspettative sminuendo, deridendo, criticando o aggredendo fisicamente il figlio quando non si conforma alle attese genitoriali.
Il genitore biasima il figlio percependo le azioni autonome come forma di tradimento. Questo bambino crescerà sentendosi sbagliato, sarà ipervigilante e ipersensibile alle critiche e svilupperà un falso sé per poter “sopravvivere” e modularsi in funzione delle aspettative esterne.
In tutte questi esempi di gaslighting genitoriale la costante è che il genitore non entra in una relazione di cura ed empatia, quanto piuttosto si genera una inversione inconsapevole di ruoli in cui è il figlio che deve curare le ferite emotive del genitore e compensare le sue mancanze inconsce.
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