Fertilità e Infertilità: il ruolo della Psiche nel Processo Procreativo
Tra le varie cause di sterilità e infertilità ritroviamo i fattori psicologici. La psiche infatti gioca un ruolo diretto e indiretto sulla potenzialità procreativa. Impattando sull’assetto ormonale, sull’umore, sul sistema nervoso, sul sistema endocrino, sull’alimentazione. E su tutti i fattori che concorrono a favorire o sfavorire la generatività.
Il desiderio di una gravidanza, che si differenzia dal desiderio di un figlio tout court, contiene in sé inevitabili ambivalenze. Per il timore di non riuscire e di non essere in grado, per il risveglio di attuali o pregresse conflittualità con il corpo e l’immagine del sé, per il disagio e la paura connesse al cambiamento.
L’ansia di riuscire è inconsapevolmente pari all’ansia di fallire. E l’aumento dell’ansia, percepita o meno, può influire negativamente sulla capacità generativa.
L’ansia aumenta i livelli di cortisolo, adrenalina e noradrenalina presenti nell’organismo. Adrenalina, noradrenalina e cortisolo alterano l’assetto degli ormoni sessuali (LH, FSH, estrogeni, progesterone, prolattina). Ed altri ormoni (gli ormoni tiroidei) che hanno un ruolo importante nella fertilità sia perché riducono la qualità degli ovociti sia perché alterano il sistema immunitario.
L’ansia cresce col passare del tempo qualora la gravidanza non arrivi. Alimentando un circolo vizioso che impatta negativamente sull’umore e sul clima della coppia.
La sensazione di incapacità e di impotenza altera l’umore di entrambi i partner attivando meccanismi di difesa disfunzionali. Ciascun membro della coppia può attribuire all’altro la colpa della mancata gravidanza e innescare una intensa conflittualità.
Ugualmente l’impotenza può generare una più o meno consapevole sfida con sè stessi o con la vita, dove il successo e la vittoria (che coincidono con la gravidanza) diventano un bisogno prevalente rispetto al precedente desiderio procreativo.
Fertilità e Infertilità: il ruolo della Psiche nel Processo Procreativo
In entrambi i casi la coppia viene polarizzata emotivamente o cognitivamente dal tema della procreazione, che può diventare una vera e propria ossessione.
La sessualità della coppia può a sua volta essere condizionata, o meglio stravolta, dall’urgenza della generatività. Finendo per diventare meccanica, imposta, non spontanea, non orientata all’intimità né al piacere.
Il circolo vizioso che investe la coppia alimenta quei fattori psicologici sopradescritti che impattano negativamente sulla possibilità procreativa.
Ci si ritrova in un pantano, un’impasse personale e di coppia che può portare allo sviluppo di sintomi personali e/o ad una vera e propria crisi di coppia.
Non si riesce ad andare avanti né indietro. Il benessere psichico della coppia diventa ostaggio della tanto bramata gravidanza, che fatica ad arrivare.
Come uscire dal vicolo cieco?
In questi casi è fondamentale un sostegno psicologico individuale o di coppia per analizzare ciò che sta accadendo dentro di sé e nel rapporto. Per chiarificare desideri, ambivalenze, paure, ansie. E per interrompere il circuito negativo che si è sviluppato. Ripristinando così le condizioni psichiche necessarie, non solo per un benessere di base, ma anche per la stessa generatività.
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Roberta Calvi Psicologa e Sessuologa
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