Emergenza Psicologica in Epoca Covid-19 | Dott.sa Roberta Calvi Psicologo Sessuologo in Rimini
Stiamo vivendo nell’epoca della paura.
Paura della morte, paura di perdere i nostri cari, paura dell’altro (che può essere colui che contagia), paura di uscire di casa, paura del controllo, paura di essere fermati, multati, arrestati.
Da un punto di vista psicologico stiamo vivendo come fossimo in guerra. Una guerra però senza precedenti, come senza precedenti è questa emergenza sanitaria. Una guerra in cui non ci sono schieramenti, non ci sono nemici chiari né alleati definiti. Una guerra globale dove però ciascuno è solo e isolato e non è chiaro da chi occorre difendersi.
La solidarietà e la condivisione della stessa condizione alleviano solo in parte la sofferenza psicologica data dalla mancanza di contatti umani, di abbracci e carezze.
La distanza di sicurezza ha un correlato psicologico che è la diffidenza che alimenta il senso di solitudine.
Le paranoie abitano le menti umane: ci si sente minacciati sempre e ovunque.
Nel vuoto della quotidianità pullulano ossessioni vecchie e nuove, si sviluppano sintomi come strategia estrema di gestione del disagio e della noia.
L’impotenza diffusa contro un nemico indefinito fa sentire piccoli, indifesi, fragili. E ci mette in contatto con angosce fondamentali che sono solitamente contenute e gestite attraverso strategie psicologiche di difesa.
La limitazione delle libertà fa sentire schiavi, sottomessi, dipendenti e ancora più impotenti.
Emergenza Psicologica in Epoca Covid-19 | Dott.sa Roberta Calvi Psicologo Sessuologo in Rimini
Insomma siamo di fronte ad un vero e proprio evento traumatico che atterra le risorse psicologiche di tutti. E richiede lo sviluppo di nuove capacità di resilienza e di fronteggiamento dell’emergenza emotiva.
Non siamo solo in presenza di un’emergenza sanitaria, ma siamo anche in piena emergenza psicologica.
Quindi non è sbagliato né anomalo stare male o sentirsi giù, sentirsi vulnerabili e particolarmente fragili. Non è anomalo avere paura o provare particolare ansia.
Tuttavia proprio in questo momento di crisi può essere importante farsi aiutare, chiedere un sostegno psicologico. Per evitare di farsi sovrastare e schiacciare dalla paura o dalla sofferenza interiore che ci si è portati dietro. E che ora è stata sintentizzata dalle circostanze.
Non è un segno di debolezza chiedere aiuto anzi è il primo passo per prendersi cura di sé.
Nonostante il periodo di crisi e limitazioni la psicologia non si ferma.
Se hai bisogno di un sostegno, di un aiuto, anche solo di confrontarti con un esperto per ciò che stai vivendo scrivimi o chiamami per fissare un colloquio via Skype o WhatsApp.
Roberta Calvi Psicologa e Sessuologa
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