Finché la barca va.. crisi o stallo di coppia?
Ogni coppia può incontrare uno o più momenti di crisi.
Si tratta di una fase inevitabile nelle coppie stabili di lunga durata.
Nel corso degli anni si cambia da un punto di vista fisico, psichico, si trasformano bisogni e desideri, ne emergono di nuovi, si passa attraverso difficoltà lavorative, familiari. E tutto questo impatta inevitabilmente sulla coppia che risente di tutte le trasformazioni interne ed esterne.
E ogni coppia deve evolversi insieme ai singoli. Deve essere in grado di rispondere a nuovi bisogni, di adattarsi a nuove necessità, di essere sufficientemente flessibile per trasformarsi senza rompersi.
Scegliersi ogni giorno: questo è il segreto importante di ogni coppia!
Ma ci sta che in un periodo di difficoltà ciascuno possa chiedersi se veramente la persona accanto è quella che ancora si desidera, che è ancora quella giusta.
Ecco allora la crisi!
In quel momento un partner o entrambi cominciano a mettere in discussione la coppia.
È una cosa utile! Vuol dire guardarsi dentro e guardare dentro la coppia. Vuol dire avere il coraggio di mettersi in gioco e comprendere se ci sono ancora gli ingredienti giusti per andare avanti insieme. Vuol dire mettere in conto di rompere, di separarsi con tutta la sofferenza (sana) che comporta.
Finché la barca va.. crisi o stallo di coppia?
Nel momento di crisi si analizza tutto quello che non funziona ma si tende a fare alcuni errori.
In primis soprastimare gli aspetti negativi e non riuscire a vedere quelli positivi. Bisogna ricordarsi che nei momenti negativi è probabile che ci sia un bias cognitivo. Pertanto la sofferenza, il disagio, il dubbio amplificano la percezione della negativita rispetto alla positività.
Altro errore nell’analisi è la visione nostalgica di un tempo passato in cui si era felici. Anche in quel caso il rischio è che l’umore negativo del momento attuale non consenta di riconoscere che in quel tempo passato, che si tende ad idealizzare, l’umore era diverso e pertanto anche la percezione di ciò che accadeva.
Ugualmente occorre stare attenti a riconoscere non solo gli errori dell’altro ma anche i propri. Spesso è preferibile l’aiuto di una persona esterna per riuscire ad analizzare ciò che sta accadendo, ciò che occorre cambiare o migliorare. Quanto ancora quella coppia può procedere insieme o se invece è attivato il momento di salutarsi.
Il pericolo maggiore infatti per la coppia in crisi è rimanere in una fase di stallo. Dove non si è più felici né soddisfatti. Dove ciò che tiene insieme è la paura di restare soli, la paura del cambiamento, la paura di non riuscire a superare il dolore o la paura di fare soffrire il partner. E a quel punto si va avanti così trascinando la storia sostenuti dal vento del ricordo del bel tempo che fu. Nell’illusione di un improbabile cambiamento miracoloso. Facendo finta che va tutto bene. Nella triste rassegnazione, più o meno inconsciamente, ci si ripete: “finché la barca va lasciala andare”…
Per parlarne con la Dott.ssa Roberta Calvi
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