Cos’è l’amore perfetto?
Cos’è l’amore perfetto? Una meta? Un obiettivo? Una possibilità? Una fortuna? Una necessità per stare bene? O forse solo un’immensa illusione?
Ogni amore è per sua natura imperfetto! Ognuno di noi è un “oggetto parziale” per l’altro, ovvero solo parzialmente soddisfa le sue aspettative. C’è sempre uno scarto, un resto, qualcosa che manca tra l’ideale costruito e la realtà che possiamo vivere.
Rincorrere l’amore perfetto significa di fatto ritrovarsi sempre e comunque insoddisfatti, perché l’amore è perfettamente imperfetto e per questo è sempre qualcosa che ci disarma, ci confonde, a volte ci fa soffrire, ma è ciò che dà colore alla nostra vita.
L’amore maturo pertanto è un amore che accetta la mancanza, è un amore imperfetto. “Non siamo mai così privi di difese come quando amiamo”, diceva Freud. E dal canto suo Milan Kundera scriveva “Contro i sentimenti siamo disarmati, poiché esistono e basta e sfuggono a qualunque censura. Possiamo rimproverarci un gesto, una frase, ma non un sentimento”.
Ma quali sono le regole dell’amore imperfetto?
In primis è fondamentale comunicare! Ma cosa significa? Significa non aspettare che l’altro comprenda ciò che ho dentro, chiarificare i significati e i significanti, costruire linguaggi, superare barriere di censure, tabù e non detti ed evitare silenzi e segreti.
Cos’è l’amore perfetto?
La comunicazione è verbale, ma anche non verbale. Noi comunichiamo in tutto ciò che facciamo e non facciamo. Quando la comunicazione verbale e non verbale non coincidono possono nascere ferite, fratture, fraintendimenti.
In secondo luogo è importante condividere momenti, pensieri, fantasie, progetti, attività, preoccupazioni, gioie. È necessario divertirsi, recuperare la dimensione del gioco, ridere, ma anche fronteggiare fatiche, difficoltà, supportarsi e sopportarsi nei momenti di crollo.
Un’altra regola dell’amore imperfetto è imparare a deludersi! Dire dei no, affrontare il contraddittorio, non naufragare nel quieto vivere dove i problemi sono sotto il tappeto. Bisogna imparare a litigare!!
E poi occorre ascoltare l’altro, non dare per scontato ciò che intende, non proiettare i propri pensieri e vissuti, non interpretare in automatico i suoi comportamenti pensando sempre di avere ragione, non attribuirgli stati emotivi positivi o negativi. L’altro resta sempre altro da me e non posso avere la presunzione di sapere sempre cosa pensa e cosa sente!
Accettiamo di sbagliare e che anche l’altro sbaglia! Proprio perché l’amore perfetto non esiste impariamo ad essere imperfetti, accettiamo le nostre e altrui perfezioni, non nel senso della tolleranza pasoliniana, ma in un reale rispetto di me e dell’altro.
E infine facciamo l’amore e non solo del sesso! E crediamo che per quanto la vita e l’amore non sarà mai perfetto esiste sempre la possibilità di crescere, evolversi, migliorare, percorrere strade inedite godendosi il viaggio!
Per parlarne con la Dott.ssa Roberta Calvi
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