Controllo ed Eiaculazione: un rapporto complesso!
L’eiaculazione precoce è una problematica sessuologica di tipo funzionale sebbene le sue implicazioni siano più di tipo emotivo che tecnico.
Spesso infatti il rapporto è caratterizzato da ansia e frustrazione, sensazione di inadeguatezza e incapacità, insicurezza, senso di colpa e fallimento.
Anche il/la partner può essere invaso/a da sensazioni di tensione e ansia, percepire un rapporto non fluido e sereno che impatterà direttamente sulla soddisfazione sessuale.
Il rapporto sessuale diventa eccessivamente ‘pensato’ piuttosto che ‘sentito’. Questa esperienza psichica di tipo dissociativo in cui la persona che soffre di eiaculazione precoce diventa ipervigilante sulla propria eccitazione e cerca di controllarla il più possibile. E finisce per rendere il rapporto fonte di disagio per entrambi, perché si perde il coinvolgimento emotivo, quello scambio intimo che consente di sentirsi realmente appagati.
In fondo proviamo a pensare: cosa differenzia il rapporto sessuale dalla masturbazione? Non è tanto il tipo di stimolazione sessuale quanto lo scambio emotivo, il contatto dei corpi, il “sentire pienamente l’altro” che rende l’esperienza sessuale gratificante. A conferma di ciò, un rapporto performante a livello tecnico ma non sentito non dà comunque soddisfazione, ma lascia un senso di mancanza.
Torniamo allora alla nostra eiaculazione precoce. L’eiaculatore precoce entrerà in una spirale d’ansia sempre maggiore finendo per sentire l’ansia sin dal primo bacio o contatto erotico perché a quel punto partirà il pensiero ossessivo: quanto durerò? Se andassimo più a fondo sentiremmo anche tutti i vissuti di insicurezza e inadeguatezza ed i pensieri: andrò bene? piaccio davvero? mi sostituirà perché non sono abbastanza?
Ecco allora che quell’esperienza sessuale sarà carica di ansia e l’ansia amplificherà il sintomo, accelerando i tempi dell’eiaculazione.
L’ansia, lungi dal rappresentare sempre un fattore primario nell’origine dell’eiaculazione precoce, sicuramente diventa in seconda battuta il fattore di mantenimento della disfunzione che si amplifica sia in termini di sintomo sia in termini di disagio percepito.
Controllo ed Eiaculazione: un rapporto complesso!
Ma cos’è l’eiaculazione precoce? E’ una questione di tempo? L’eiaculatore precoce è uno che semplicemente dura poco? Assolutamente no!
In realtà il tempo è una variabile significativa ma non fondamentale nell’eiaculazione precoce.
Il tempo può essere una variabile percepita soggettivamente pertanto in un rapporto sessuale molto passionale i due partners possono non avere nessuna contezza del tempo di durata del rapporto sessuale perché sono entrambi coinvolti e soddisfatti.
Il vero fattore rilevante nell’eiaculazione precoce è il livello di controllo.
Ma cosa significa?
La percezione di chi vive l’eiaculazione precoce è di non avere controllo sull’eccitazione e sull’eiaculazione o di perderlo senza rendersene conto.
La percezione di non avere controllo genera a sua volta una preoccupazione eccessiva di tipo ossessivo-controllante sull’eccitazione, sull’eiaculazione, creando un disagio molto più ampio e complesso.
Spesso proprio le persone che nella vita appaiono molto controllate, tanto da sembrare fredde e iper-razionali, manifestano una eiaculazione precoce!
L’esperienza sessuale presuppone una capacità psichica di espressione emozionale più fluida e autentica: occorre lasciarsi andare e abbandonarsi.
Spesso chi è troppo controllato (o coartato) emotivamente non riesce a vivere un’esperienza emotiva in cui occorre lasciarsi andare. Quel timore di perdere il controllo si traduce proprio in una perdita di controllo funzionale.
Legge del contrappasso? Non proprio!
La psiche umana ha meccanismi molto complessi e laddove qualcosa non consente gratificazione o soddisfazione e/o genera sintomi può essere utile interrogarsi e guardarsi dentro.
Per parlarne con la Dott.ssa Roberta Calvi
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