Dott.ssa Roberta Calvi

Anorgasmia: cosa è e cosa nasconde

Anorgasmia Cosa è e cosa nasconde

Possiamo definire l’orgasmo come l’esperienza del piacere più intensa, ma anche più complessa e inesplicabile.

Come si fa a raggiungere l’orgasmo? E’ una semplice questione di “adeguata stimolazione”?

L’orgasmo è un’esperienza emozionale, è un vissuto. E come tale resta sempre e comunque un sentire soggettivo, personalizzato e non definibile in maniera “oggettiva”. Tutte le emozioni infatti non possono essere totalmente comunicabili a parole: c’è sempre un resto che eccede il linguaggio.

Anche l’orgasmo è un’emozione soggettivamente vissuta e personalizzata. Cosicché ciascuno ha la sua esperienza orgasmica e per la stessa persona ogni orgasmo sarà unico e diverso dall’altro

Il filo conduttore dell’esperienza orgasmica è la sensazione abbandonica che lo accompagna. E che genera a sua volta una sensazione di appagamento e gratificazione.

Eppure vi sono persone che non riescono ad accedere all’orgasmo, come se quella possibilità fosse loro preclusa. 

Ricordiamoci che siamo nel campo delle emozioni. E quindi l’impossibilità di esperienza orgasmica è espressione di una difficoltà emotiva, psicologica.

Come dicevamo infatti non è una questione di adeguata stimolazione. E gli esperimenti in tal senso, proiettando la sessualità nel campo della prestazione, non fanno altro che allontanare sempre più la persona dalla possibilità di avere un orgasmo.

Roberta Calvi Psicologo Sessuologo Rimini | Studio di Psicologia Sessuologia
Dott.ssa Roberta Calvi, Psicologo e Sessuologo

Anorgasmia Cosa è e cosa nasconde

Che cosa si nasconde dietro l’anorgasmia?

In primis occorre comprendere se l’anorgasmia è situazionale o generalizzata e se c’è mai stata un’esperienza orgasmica. Ovvero è un vissuto totalmente sconosciuto.

Se l’anorgasmia è situazionale, andrebbero indagate le dinamiche interpersonali col partner. C’è conflitto? Si è stati traditi o si è tradito? C’è della rabbia esplicita o latente? 

Occorre inoltre valutare se quella difficoltà emerge con determinati tipi di partner (o di relazioni) o in determinati ambienti in cui non ci si sente liberi o tranquilli.

Se l’anorgasmia è generalizzata e non si è mai sperimentata un’esperienza orgasmica, vanno indagati il rapporto col piacere, la capacità di lasciarsi andare, le dinamiche di controllo, la presenza di altre sintomatologie psicologiche, la capacità di fidarsi e aprirsi all’altro.

La fiducia soprattutto è un aspetto fondamentale e significativo. Perché se ho paura dell’altro (che può tradirmi, ferirmi, deludermi o che mi ha ferito e deluso), la possibilità di abbassare le difese per far fluire l’orgasmo può essere molto difficoltosa.

E ancora importanti sono l’educazione sessuale ricevuta, le esperienze di autoerotismo (vissute? assenti? con o senza orgasmo?), le fantasie sessuali.

Vi sono persone che si “accontentano” di una vita senza orgasmo raccontandosi che va bene lo stesso. Ma la mancanza dell’orgasmo può impattare su tutta la vita sessuale, riducendo il desiderio e rendendo il momento sessuale un onere piuttosto che un piacere. 

Il desiderio sessuale è infatti spesso motivato e attivato dall’anticipazione dell’esperienza dell’orgasmo. Ma se quel piacere è mancante, il desiderio si può spegnere o assumere altri significati funzionali (come il desiderio di vicinanza e intimità) o disfunzionali (come il bisogno di tenere l’altro legato a sé). 

E’ importante infine tenere presente che l’orgasmo non è una “competenza” e come tale non si può acquisire con esercizi meccanici. Quanto piuttosto è un’esperienza emozionale che richiede una certa libertà e serenità psicologica.

Roberta Calvi Psicologa e Sessuologa


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