..
Angoscia Attaccamento primario e Legami Tossici all’origine
L’angoscia abbandonica è un vissuto universale, tutti, chi più chi meno, siamo vulnerabili alla perdita di legami.
Ma quando l’angoscia abbandonica diventa un problema?
L’angoscia abbandonica diventa problematica quando induce alla costruzione di rapporti simbiotici e tossici, quando genera una fobia o una contro-fobia rispetto alla rottura dei legami, quando impedisce la costruzione di adeguati confini tra me e l’altro con un’ipersensibilità alla separazione anche di spazi e tempi.
Alla base di questa difficoltà c’è un attaccamento insicuro.
Cos’è l’attaccamento?
L’attaccamento possiamo definirlo come un pattern emotivo, cognitivo e comportamentale che regola il rapporto interpersonale con l’altro significativo e che si sviluppa nella primissima infanzia con il caregiver, solitamente il genitore.
L’attaccamento funziona come un sistema di riferimento che si attiva in modo automatico ed è molto resistente al cambiamento. Genera delle forme di copioni interpersonali.
I due aspetti significativi dell’attaccamento sono: la base sicura e la possibilità esplorativa.
In un attaccamento sicuro il bambino sente il caregiver una base sicura, sente che c’è e ci sarà, che è stabile ed ama incondizionatamente. Questa certezza e fiducia nel caregiver, preludio della fiducia nell’altro, genera una possibilità esplorativa dell’ambiente ovvero la capacità di allontanarsi e fare esperienze di autonomia, preludio della fiducia in sé stessi (la cosiddetta autostima). Se il caregiver è instabile perché umoralmente instabile, perché incapace di tollerare la separazione dal bambino, perché ha bisogno di sentirsi indispensabile (per proprie insicurezze), se è fobico e teme che il bambino si allontani, se è castrante e controllante, se è iperprotettivo, se ancora il bambino fa da tappo ai vuoti genitoriali, ecc allora che la base sarà percepita insicura, a rischio, instabile e la possibilità esplorativa interdetta. Si sviluppa un attaccamento insicuro.
Angoscia Attaccamento primario e Legami Tossici all’origine
Il bambino potrebbe avere paura di allontanarsi, ovvero autonomizzarsi ed individualizzarsi, perchè non percepisce stabile la base (scarsa fiducia nell’altro) e/o perchè non sente di essere in grado di farcela da solo (scarsa fiducia in sé stesso).
Questo bambino sarà un adulto con scarsa fiducia in sè e/o nell’altro, che ha bisogno di tenere sotto controllo l’altro per non perderlo, che non riesce ad esistere se non in rapporto all’altro, che non riesce ad avere una propria identità autonoma e separata e che percepisce di non essere amabile e pertanto deve costantemente accertarsi che l’altro sia presente e disponibile. La libertà di essere è annullata sia per sé che per l’altro perché il bisogno di mantenere il legame prevale. Il rapporto interpersonale è dunque basato su un invisibile ma profondo patto di proteggersi reciprocamente dall’angoscia abbandonica a qualunque costo.
Ci si ritrova cosi in un rapporto tossico dove la paura di perdere l’altro è cosi pervasiva che crea un circolo vizioso, cosi anziché costruire stabilità e sicurezza si vive sempre sull’orlo del dirupo, costantemente avviluppati dalla paura di separazione.
Si tratta solo di un apparente paradosso: siamo infatti di fronte alla coazione a ripetere, quel bisogno inconsapevole e profondo di ripetere lo stesso copione. E così quel bambino con attaccamento insicuro, se non ha risolto il suo legame storico e rielaborato le sue mancanze, tenderà da adulto a ripetere quelle stesse modalità relazionali con il partner riacutizzando quello stesso stato di angoscia primitiva.
Per parlarne con la Dott.ssa Roberta Calvi
compila il Form qui sotto e Clicca Invio oppure usa il tasto WhatsApp o Messenger
La coppia e i piccoli gesti quotidiani
La coppia e i piccoli gesti quotidiani