Abbiamo bisogno di fiducia!!
Abbiamo bisogno di crederci! Abbiamo bisogno di credere di potercela fare, di poter riuscire, di poter migliorare, di poter cambiare, di poterci riscattare!
E abbiamo bisogno sempre di una quota di fiducia in noi stessi, nella vita e negli altri per poter affrontare la vita e tutto quello che ci propone e/o impone lungo la strada.
Non è la volontà, né il coraggio, né la determinazione a fare realmente la differenza. Non dobbiamo essere sempre più “bravi” o “capaci”, ma dobbiamo crederci di più!
Ma cosa succede se questa fiducia non c’è o si incrina o è polarizzata?
Cosa accade dunque se mi fido solo di me, se mi fido solo dell’altro o se non mi fido di nessuno?
Ci troviamo di fronte a tre diverse configurazioni potenzialmente dannose.
Se mi fido solo di me faccio fatica a lasciarmi andare nel rapporto con l’altro. L’altro lo vedo come pericoloso o minaccioso perché può ferirmi o deludermi. Ho paura!
La diffidenza o sfiducia nell’altro impedisce l’intimità profonda e la condivisione. Si resta a distanza di sicurezza evitando il più possibile il contatto profondo.
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Abbiamo bisogno di fiducia!!
È possibile evidenziare vissuti paranoici in cui l’altro è sentito come inquietante e temibile. Oppure una percezione megalomane di superiorità rispetto all’altro.
In entrambi i casi la simmetria relazionale è interdetta.
La sfiducia nell’altro può essere accompagnata da una sfiducia anche in sé stessi con la conseguente percezione depressiva e depressogena della realtà.
La realtà è vista come eccessivamente dolorosa e pesante, come perennemente frustrante. L’apatia che ne consegue genera impasse e abulia, riduzione della spinta all’azione e al cambiamento. Dentro di sé aleggia la convinzione che non c’è nulla da fare e che si è condannati ad una vita colma di sofferenza.
Infine la sfiducia in sé, accompagnata da fiducia esclusivamente nell’altro, porta a meccanismi di dipendenza relazionale e contagio interpersonale.
L’altro viene vissuto come detentore della verità e della giustizia. Al contrario di una visione deficitaria e mancante di sé stessi.
È importante riconoscere configurazioni disfunzionali della fiducia di base.
Laddove ci si accorge che la fiducia è carente verso di sé e/o verso l’altro è necessario indagare nel profondo le cause di questa mancanza. E chiedere aiuto per (ri) costruire la possibilità e capacità di credere in sé, nell’altro, nella vita e nel futuro.
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Roberta Calvi Psicologa e Sessuologa
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