Abbiamo bisogno di fiducia!!

Abbiamo bisogno di fiducia!!

Abbiamo bisogno di crederci! Abbiamo bisogno di credere di potercela fare, di poter riuscire, di poter migliorare, di poter cambiare, di poterci riscattare!

E abbiamo bisogno sempre di una quota di fiducia in noi stessi, nella vita e negli altri per poter affrontare la vita e tutto quello che ci propone e/o impone lungo la strada.

Non è la volontà, né il coraggio, né la determinazione a fare realmente la differenza. Non dobbiamo essere sempre più “bravi” o “capaci”, ma dobbiamo crederci di più!

Ma cosa succede se questa fiducia non c’è o si incrina o è polarizzata?

Cosa accade dunque se mi fido solo di me, se mi fido solo dell’altro o se non mi fido di nessuno?

Ci troviamo di fronte a tre diverse configurazioni potenzialmente dannose.

Se mi fido solo di me faccio fatica a lasciarmi andare nel rapporto con l’altro. L’altro lo vedo come pericoloso o minaccioso perché può ferirmi o deludermi. Ho paura!

La diffidenza o sfiducia nell’altro impedisce l’intimità profonda e la condivisione. Si resta a distanza di sicurezza evitando il più possibile il contatto profondo.

Roberta Calvi Psicologo Sessuologo Rimini | Studio di Psicologia Sessuologia
Dott.ssa Roberta Calvi, Psicologo e Sessuologo

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Abbiamo bisogno di fiducia!!

È possibile evidenziare vissuti paranoici in cui l’altro è sentito come inquietante e temibile. Oppure una percezione megalomane di superiorità rispetto all’altro.

In entrambi i casi la simmetria relazionale è interdetta.

La sfiducia nell’altro può essere accompagnata da una sfiducia anche in sé stessi con la conseguente percezione depressiva e depressogena della realtà.

La realtà è vista come eccessivamente dolorosa e pesante, come perennemente frustrante. L’apatia che ne consegue genera impasse e abulia, riduzione della spinta all’azione e al cambiamento. Dentro di sé aleggia la convinzione che non c’è nulla da fare e che si è condannati ad una vita colma di sofferenza.

Infine la sfiducia in sé, accompagnata da fiducia esclusivamente nell’altro, porta a meccanismi di dipendenza relazionale e contagio interpersonale.

L’altro viene vissuto come detentore della verità e della giustizia. Al contrario di una visione deficitaria e mancante di sé stessi.

È importante riconoscere configurazioni disfunzionali della fiducia di base.

Laddove ci si accorge che la fiducia è carente verso di sé e/o verso l’altro è necessario indagare nel profondo le cause di questa mancanza. E chiedere aiuto per (ri) costruire la possibilità e capacità di credere in sé, nell’altro, nella vita e nel futuro.

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Roberta Calvi Psicologa e Sessuologa


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